Io, Jochem e Yolande siamo in piedi, da un lato grosse finestre, la pioggia scende e frastaglia i vetri, dall'altro mobili fatti di tessuti colorati, piacevoli allo sguardo ed al tatto.
Yolande sorride, tranquilla, e' una donna alta, sull'uno e ottanta, intelligente. Dice che Theo Jan, ha deciso di non farsi curare, e sono in pace con se stessi per questa decisione. Theo Jan e' suo marito , artista, sono assieme da ventisette anni, ha cinquantadue anni, da un mese ha appreso di avere un male incurabile. C'e' una certa liberazione, dice, nel sapere di non dover affrontare tristezze ospedaliere, e' una scelta fatta da una persona equilibrata, con il supporto della sua famiglia, e' una scelta privata che richiede coraggio.
Che strano, penso, in questo momento Yolande e Theo sono cosi forti, razionali ed assolutamente equilibrati.
L'ingresso della casa di Door e' buio, disordinato, file di scarpe giacciono sotto una serie di giacche appese, non c'e' spazio ed il gatto e' annoiato della nostra presenza.
Nel mio ingresso c'era piu' luce, penso, era grande lo stesso, ma c'era senz' altro piu' luce.
Lo so per certo, Door e' stata mia vicina per otto anni, la sua casa era esattamente della stessa grandezza della mia. Door piange, strano vedere una persona che non si conosce bene piangere. Door ha appena scoperto che suo marito ha un bambino di tre anni con un'altra donna.
Lui, aveva gia' un figlio da una relazione precedente, poi incontro' Door, dalla quale ebbe una nuova figlia, adesso sedicenne. Adesso si scopre questo nuovo bambino, cosi, come fosse del tutto normale. Lei non vuole piu' vederlo, oggi inizia i documenti per il divorzio.
Lui non si vuole trasferire con la madre di questo bambino, nessuno esattamente sa cosa voglia, forse e' stato un incidente. Il piacere di uno diventa la costernazione di un altro.
Che strano, penso, quest'uomo ha tre figli con tre donne diverse, e' un adulto che non sa ancora cosa fare o volere della sua vita.
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